venerdì 29 gennaio 2016

IN DA OFFICE #7

una cliente mi ha appena tenuta al telefono 23 minuti per raccontarmi la sua vita sessuale.
si dà da fare come un muflone, la signora.
e mi consiglia vivamente di avere rapporti regolari con uomini stranieri intervallati da incontri occasionali con partners italiani.

prendo nota.

e intanto mi domando come mai tutti quelli che chiamano qui si sentano in dovere di raccontarmi i cazzi loro.

ad ogni modo, beata lei!

giovedì 28 gennaio 2016

IN DA OFFICE #6

un mio cliente mi ha lasciato un bigliettino da visita.
plastificato soft touch.

io non so resistere al soft touch.
il soft touch è carino e coccoloso.

sono due settimane che lo tengo accanto alla tastiera e mentre lavoro me lo struscio tra le mani come una tossica.
credo che cambierò il mio stato su fb con "fidanzata ufficialmente col biglietto da visita plastificato soft touch".

martedì 26 gennaio 2016

QUELLE COSE CHE NON DICI

avevo voglia di sentirlo già domenica, ma ho acceso una Yankee Candle (la "sua"), ho preparato una tazza di tè e mi sono messa a fare zapping sul divano coccolando BrightonTheCat.
ora passa, ora passa, ora passa, ora passa....
ho spento la tv, ho appoggiato il telefono su comodino e sono andata a lavarmi i denti.
ora passa, ora passa, ora passa, ora passa....
ho messo il pigiama, mi sono infilata sotto il piumone, ho spento la luce.
ora passa, ora passa, ora passa, ora passa....
ho allungato il braccio verso il comodino, la mia mano ha sfiorato il cellulare, ma ha proseguito oltre, fino all'ebook reader. 
l'ho acceso, ho sfogliato le 83 pagine di elenco dei titoli e quando finalmente ho deciso quale libro leggere mi sono addormentata.
è passato.

alzarmi è stata una tragedia, non ne avevo nessunissima voglia.
persino BrightonTheCat, che rompe le palle tutte le mattine entro le sei, continuava a poltrire a letto.
sono uscita di casa, ho chiuso la porta a chiave, ho acceso una sigaretta, ho preso in mano il telefono.
no, non è passato.

"voi italiane avete una pelle bellissima " aveva scritto qualche giorno fa. 
così, dal nulla.
lo so benissimo come stanno le cose tra noi.
o forse sarebbe più corretto dire che so benissimo che non ci sono cose tra noi.
però, leggendo quel messaggio alle tre del mattino, non ho potuto fare a meno di pensare che avrei voluto esserci io al posto di quell'italiana dalla pelle bellissima che aveva evidentemente appena lasciato da qualche parte.
non ho potuto fare a meno di chiedermi se fosse poi così necessario venirmelo a dire.
non ho potuto fare a meno di rimanerci male.
il giorno dopo ho cancellato la chat e ricominciato a spostare i mobili di casa.
passerà.

stavo lì con la sigaretta in una mano e il cellulare nell'altra e il messaggio è partito quasi da solo.
"mandami una foto"
e così eccolo, il messaggio di quelle cose che non dici.
tre parole, ma ne vorresti dire mille.
solo che non puoi.
o non vuoi.
o non lo sai.

"mandami una foto"... 
e forse lo sai cosa cerco di dirti.
o forse no.
perchè tu o capisci tutto o non capisci un cazzo.
e io non so mai qual è delle due.

lunedì 25 gennaio 2016

LUNEDI'

oggi è un lunedì che fa cagare come pochi altri, sappiatelo.
stamattina non mi volevo alzare dal letto
fa freddo
il mondo è un luogo malvagio
le persone sono cattive
e io ho diossassoloperchè la lacrima facile oggi.

tristezza cosmica.

e poi ho anche fame.
ma da mangiarmi un bue.
ho cambiato idea ottocento volte su cosa fare per cena ormai.
è che mi viene in mente qualcosa di buono e poi me lo dimentico.

quindi ora me lo appunto qui che negli ultimi dieci minuti ho deciso di voler mangiare fusilli con zucchine, salmone affumicato e philadelphia.

e guai a chi osa dirmi che i carboidrati di sera non si fanno.
ché io la pasta la mangerò tipo dieci volte in un anno.
ché i fusilli son integrali.
ché il salmone abbassa il colesterolo.
ché il philadelphia è quello light.
ché le zucchine son zucchine, perdìo.

e soprattutto perchè io ho la mestizia assoluta e ho diritto di affogare la disperazione scofanandomi quel che mi pare.

ecco.

lunedì 18 gennaio 2016

LE FALANGETTE DEI DITINI

e niente...
qualcuno dovrebbe inventare un aggeggio che ti taglia via tutte le falangette dei ditini.
così almeno la smetto di pincionare con questo stupido telefono e di farmi venire l'ulcera.
così almeno la smetto di dirmi che sono deficiente ancora prima di premere "invio".
così almeno la smetto di mandare messaggi con domande di cui so già le risposte.
ma mica perchè sono bellabbravaeintelligggente....
nooooooo....
solo perchè la risposta è sempre "boh".
sempre.
sempre.
sempre.
non imparo mai.
mai.
mai.
mai.

e intano sposto mobili.
come se non ci fosse un domani.
e meno male che di mobili ne ho quattro in croce....
ormai devo averli girati e rigirati come i cazzetti del tetris.
è che oh.... o sposto mobili o taglio le falangette.
aut aut.

credo che comincerò a ribaltare anche il garage.

venerdì 15 gennaio 2016

VENERDI'

ieri sera ho finito il vasetto di burro del demonio, ora non lo ricompro più, vero?
vero???????
domani vengono i miei amicici a smontare l'armadio dalla mia camera e rimontarlo in quella di #BrightonTheCat, perchè ho degli amici bravi, io.
e soprattutto perchè dopo avermi fatto portare mezza ikea al secondo piano quando si sono trasferiti loro, non hanno molta altra scelta che venire a darmi una mano.
oggi vorrei tantissssssimo andare a prendere delle Yankee Candle nuove, ma non credo di avere abbastanza tempo.
ieri mi hanno portato il tavolo e le sedie della cucina, ora mi manca cambiare il lampadario e ridipingere i pensili.
domani devo fare un repulisti di tutti i miei vestiti e probabilmente sarà più quello che finirà alla caritas di quello che resterà a casa.
oggi vorrei telefonare a qualcuno anche se non ho qualcosa da dire.
vorrei cercare qualcuno che so già non ha intenzione di farsi trovare.

ho bisogno di spazio, di aria, di profumi e di presenza.
butto cose, sposto mobili, apro finestre, accendo candele, vedo gente.
mi concentro su quello che ho.
fingo di non vedere quello che manca.


mercoledì 13 gennaio 2016

MARTEDI'

è chiaramente un martedì di merda.
ho una valanga di lavoro da seguire e ho quasi litigato con un cliente.
un mal di testa lancinante mi perseguita da ore.
fa freddo.
odio tutti.
e poi ovviamente c'è quel piccolo particolare che mi sono mangiata un quarto del barattolo di burro d'arachidi mentre stavo in ufficio...

torno a casa e mi metto mestamente a lavare i piatti quando suona il telefono: è #LaCamy, passa tra poco a fumare una sigaretta.

appena entra dalla porta le mostro il barattolo dello Skippy, svito il coperchio e con aria colpevolissimamente affranta le faccio vedere l'interno.
#LaCamy dice solo quattro, brevi, secche parole:

dammi
subito
un
cucchiaino.

mi fa talmente ridere che mi svolta la giornata.
la guardo mentre trangugia il burro d'arachidi come farebbe un dukaniano con un piatto di carbonara e penso che non potrebbe non essere mia amica.
anzi, è talmente mia amica che la lascio pure ripucciare nel vasetto col cucchiaino leccato.





martedì 12 gennaio 2016

EPIC FAIL

ho ricomprato il vasetto del burro di arachidi.
e nemmeno quello bio.
quello industriale.
quello con dentro l'olio di palma.
quello che avevo promesso di non ricomprare MAI PIU'.

che poi a me nemmeno piacciono le arachidi.
e avevo fatto tutti quei buoni propositi di sticazzi del nuovo anno.
e la smeno tanto che devo mangiare bene e fare vita sana.
e vado pure a fare finta di correre.
e salvo lo yoga del mattino su pinterest.
e mi lavo i capelli col coso vegetale.

e poi arriva Skippy e tutto quello per cui hai lavorato negli ultimi anni si sbriciola miserevolmente al cospetto di quel pastone denso, colloso e nocciolinoso.
mi verrebbe da piangere, se non fossi troppo impegnata a ingoiare quella roba malefica.

potere dell'arachibutyrophobia, vieni a me!!!

[qualcuno mi salvi, vi prego...]