Me l'hai chiesto? No.
Lo faccio lo stesso? Ovvio.
Perché lo sappiamo che a te piace cominciare i discorsi e poi lasciarli a metà, mentre a me piace mettere i puntini sulle i.
Tutte le canzoni che ti ho mandato hanno un senso, come ti ho già detto. Alcune per il testo in se, altre per una singola frase, altre perché mi ricordano qualcosa in particolare. Tutte, anche quelle più brutte, vogliono dire qualcosa.
Tutte tranne una, che avrei voluto tu spiegassi a me. Ma, as always, non lo farai.
ABCDEFU - beh, c'è poco da dire qui... Just fottiti, tu e tutto quello che ti riguarda. Tranne il cane (ovviamente), che comunque non so nemmeno se hai ancora e che secondo me non era neanche tuo, perché non posso capacitarmi che possa essere stato tu ad avergli dato un nome tanto banale.
SECRET - è la prima canzone che ti ho mandato. Avevamo cominciato a scriverci da poco... I know I don't know you But I want you so bad Everyone has a secret Oh, can they keep it? Oh, no they can't beh, sooooo appropriate.
WE DON'T TALK ANYMORE - niente da spiegare, direi.
MACARENA - ecco, qui qualcosa da spiegare magari c'è. È indubbiamente una delle canzoni più brutte di sempre, MA.... Madrid 2015: eri splendido con le scarpe e le bretelle gialle: bellissimo quando sei arrivato, dolcissimo mentre sistemi il velo alla sposa, concentrato mentre parli agli sposi (e secondo me hai detto le stesse cose ad entrambi, dato che gesticoli esattamente nello stesso modo). Quello che non mi sarei mai aspettata era di vederti ballare la macarena e fare un gran casino, proprio tu che non ti scomponi mai per niente. Surreale.
CALM DOWN - questa è una di quelle canzoni che riesce sempre a rasserenarmi un po'. È stata la colonna sonora del mio viaggio a Lisbona, città che ho adorato e mi ha regalato tantissimo. È stato anche il posto dove ti ho scritto l'ultima volta e mi hai ignorata per l'ultima volta (spoiler: a quanto pare non era l'ultima davvero). Classico m.o. Saint: rispondo un paio di volte, faccio una domanda, non leggo nemmeno la risposta. La spunta non è diventata blu per giorni e, per esperienza, sapevo che probabilmente non lo sarebbe diventata mai. Ho cancellato la chat. E cancellato te.
STAY - versione 30STM, of course. Not really sure how to feel about it Something in the way you move Makes me feel like I can't live without you It takes me out the way I want you to stay E ti rivedo in piedi accanto al tavolo del mio soggiorno ad annusare tartine di cera profumate, completamente nudo, sfrontato e assolutamente a tuo agio. Ricordo ancora la linea perfetta della tua schiena, il colore della tua pelle, la consapevolezza che fosse tutto un grosso sbaglio... Ma avrei tanto voluto farti restare.
VALVONAUTA - since 1999 il pezzo di recovery per quando ho perso qualcuno a cui tenevo. Sto bene se non torni mai Sto bene se non torni mai Sto bene se non torni mai, mai Da ripetere in loop, finché non riesci a convincerti che sia vero. Tipo mantra, ma gen X version.
SOMEONE GREAT - una volta hai detto che è la tua canzone preferita. Non so se sia ancora così, ma per me resterà tale.
CAROL OF THE BELLS - il mio brano di Natale preferito. In versione Saint il Natale si trasforma in un viaggio in bus verso Washington per te e un pomeriggio tra supermercato e lavanderia per me, accompagnati da una chat lunghissima. Al tuo arrivo mi hai mandato la foto di alcuni regali ricevuti: un vassoio con dei baci perugina e la copertina di un libro. Ti sei scusato per avermi "trascurata" nel tempo passato con chi ti stava ospitando... È stato molto dolce passare il Natale con un perfetto sconosciuto dall' altra parte del mondo.
TUTTI I MIEI SBAGLI - abbastanza scontata, direi... Ma la voce di Samuel Romano è come il nero, sta bene su tutto. Tu il mio orgoglio che può aspettare E anche quando c'è più dolore Non trovo un rimpianto Non riesco ad arrendermi A tutti i miei sbagli Sei tutti i miei sbagli
COWGIRL - hai presente quando hai la testa piena di domande senza risposta e non riesci a venire a capo di mille pensieri che si contraddicono l'uno con l'altro? Probabilmente no, perché sappiamo che l'overthinking non fa parte della tua concezione di vita, a differenza di me che in proposito potrei vantare un dottorato. Ad ogni modo, nei momenti di paranoia pesante (di cui spesso sei stato fautore indiscusso in passato), Underworld è sempre una buona opzione. Tipo prozac, ma meno chimico.
DAYLIGHT - "se io dormo tu leggi? Mi piace addormentarmi mentre gli altri fanno qualcosa" eccolo là, un piccolo Saint cacciato a dormire da solo mentre vorrebbe tanto stare con gli altri. È uno dei rarissimi momenti di te che mi hai raccontato, e per me è stato prezioso come un tesoro. Certo che leggo, se è quello che vuoi. Delle due notti che hai passato qui ricordo soprattutto il terrore di addormentarmi, sprecando anche solo un attimo della consapevolezza di averti accanto.
BAD GUY - ricordo che stavano passando questa canzone alla radio, ero in macchina e tu mi stavi scrivendo le cose più cattive che il tuo cervello potesse mai partorire. Guidavo e intanto cercavo di capire come potessi meritarlo. Puoi spuntare la voce "sparare sulla croce rossa" sulla lista delle cose fatte nella tua vita, senza dubbio.
LEFT OUTSIDE ALONE - parla già da sola. E so perfettamente quello che stai pensando, ma non sei tu quello che può giudicare come mi sono sentita.
HEART-SHAPED BOX - quando nella mia playlist sbuca un qualsiasi brano dei Nirvana significa una cosa sola: la situa è pesa. Di ampio uso di Nirvana è stato fatto nell'estate del 2016. Stavo male (fisicamente) ed ero alle prese con un dosaggio di farmaci che spesso mi rendeva difficile persino mangiare e stare in piedi. Eppure, la cosa che più mi pesava era il pensarti felice e contento con quella che avevi definito al telefono "la persona che amo". Logica (per me) conseguenza: partire per Londra. Ricordo di essermi persa ad Angel, senza né la forza né la lucidità per tornare ad Hoxton, nonostante non fosse certamente così difficile. Ovviamente, in cuffia giravano i Nirvana.
HAPPIER - per molto tempo ho pensato che la cosa fondamentale fosse la tua felicità. Un giorno mi sono svegliata e, senza alcun motivo logico, ho deciso che la felicità di un tizio sconosciuto (col vizio di trattarmi anche abbastanza di merda) fosse la cosa più importante, tanto da anteporla alla mia. La mente umana funziona proprio in modo strano... In qualche modo oggi ancora mi importa che tu sia felice. Non mi interessa sapere cosa, dove, come, perché e soprattutto con chi (le abitudini sono dure a morire), è sufficiente che la risposta a "stai bene?" sia "sì". That's all.
LA MIA VERSIONE DEI RICORDI - è davvero strano come le stesse cose, vissute da persone diverse, assumano significati differenti. È strano come alcuni si aggrappino a certi ricordi per la paura di perdere qualcosa che hanno ritenuto importante. È strano accettare che la percezione delle cose cambi a seconda degli occhi che la guardano e che momenti che ritenevi preziosi per altri non hanno valore.
THE ONE THAT GOT AWAY - In another life I would make you stay So I don't have to say you were The one that got away è una cosa che ho pensato così tante volte in passato che ancora oggi, quando sento questa canzone, mi vieni in mente.
EPPURE SENTIRE (UN SENSO DI TE) - è una lagna tremenda e la evito come la peste. Ma ovviamente c'è un perché se sta qui in mezzo. È la canzone che cantavo spesso prima di venire a NYC, quando ancora non riuscivo a decidere se avesse senso venirti a cercare. Cosmo fact: la sera prima del matrimonio di Francesca sono stata ad un karaoke e per qualche arcano motivo ho deciso di cantarla. Otto mesi prima avevi cancellato la mia chat senza nemmeno leggere quello che avevo scritto e mi avevi buttata nell'umido senza nemmeno una parola. Quella notte, dopo il karaoke e prima del matrimonio, sei sbucato dal nulla e come se niente fosse sei rientrato nella mia vita. (Ennesimo spoiler: not a deal that big).
BROOKLYN - altro Cosmo fact legato all' episodio qui sopra. Questo brano lo avevo messo come sottofondo ad un post che parlava di una delle volte che ci siamo visti. Non è certo qualcosa che passano alla radio, eppure quel giorno (quello del tuo coup de théâtre) eccolo lì che salta fuori in macchina mentre io e il mio cotestimone andiamo al ristorante. Cotestimone che, per inciso, si chiama Nicola. Cosmo è sempre stato bastardamente sarcastico nei miei confronti, bisogna dargliene atto.
ABISSALE - Dimmi, non vedevi che la differenza tra noi È una differenza Abissale Sì, ovvio che lo vedevo. Ma a volte le cose non te le scegli, ti arrivano addosso come un city trailer senza troppi complimenti. Tra l'altro, quel ragazzino ti assomiglia un bel po'.
FINESHRINE - per molto tempo è stata la suoneria del mio cellulare. Per molto tempo, ogni volta che mi squillava il telefono, ho pensato a te.
HAPPIER THAN EVER - I don't relate to you, no 'Cause I'd never treat me this shitty You made me hate this city And I don't talk shit about you on the internet Never told anyone anything bad 'Cause that shit's embarrassing, you were my everything And all that you did was make me fucking sad
NEW YORK I LOVE YOU, BUT YOU'RE BRINGING ME DOWN - è affascinante come basti una piccola cosa per influenzare la percezione di tutto un insieme. Mi sono pentita di essere venuta nella grande mela? No, certo che no. Ci tornerei? Probabilmente no. È difficile nella mia testa scindere quella città dall'immagine di te. Ancora oggi, la maggior parte delle volte che incrocio un film ambientato a NY, finisco per cambiare canale.
TIME AFTER TIME - If you're lost you can look and you will find me Time after time If you fall I will catch you, I'll be waiting Time after time Una delle cosechenonsaidime è che canto parecchio. Questa canzone mi ha fatto compagnia per un bel po', mentre uscivi e rientravi nella mia vita così, alla cazzodicane. Ed era proprio così... Che fosse comprare un superpotere, aprirti la porta alle 2 di notte, stare ad ascoltare il tuo silenzio... io ci sarei stata volta dopo volta.
LEAVE A LIGHT ON - a continuazione di quanto sopra, fino a quando ho dovuto arrendermi al fatto che "lasciarti la luce accesa" stava soltanto facendomi pagare una bolletta troppo salata, perché tu non avevi bisogno né voglia di tornare da me. That wasn't funny, at all.
LOVE THE WAY YOU LIE part II - Even angels have their wicked schemes And you take that to new extremes But you'll always be my hero Even though you've lost your mind Just gonna stand there and watch me burn But that's all right because I like the way it hurts Just gonna stand there and hear me cry But that's all right because I love the way you lie I love the way you lie nonostante fossi consapevole di tutte le tue bugie e del male che mi stavo facendo, adoravo come mi facevi sentire, il modo in cui mi portavi a perdere qualsiasi controllo. Il desiderio di te, delle tue mani, il tuo corpo, la tua pelle, è stato una delle sensazioni più intense che abbia mai provato.
ASIA OCCIDENTE - questa canzone mi fa sempre venire in mente innumerevoli nottate in bianco, perfettamente consapevole di quanto fossimo diametralmente opposti, ma senza riuscire a starti lontana. È ironico il fatto che, in un certo senso, alla fine tu sia diventato l'Asia e io l'Occidente.
IRIS - And I don't want the world to see me 'Cause I don't think that they'd understand non ho parlato molto di te alle persone che mi stanno attorno, non sarebbe stato semplice fare capire loro che eri reale. Come lo spieghi alla gente l'essere felice o lo stare male "per quello di internet"? Mi avrebbero preso per stupida (Prati/Caltagirone docet) e mi sono sentita molto sola in una delle parti inesplicabilmente più coinvolgenti della mia vita. Non volevo che qualcuno potesse permettersi di sminuire quello che mi ostinavo a considerare un "noi", io e te, qualcosa da proteggere ad ogni costo. When everything's made to be broken I just want you to know who I am un' altra delle cose che mi è mancata è che ho desiderato tantissimo che tu volessi sapere chi sono, einveceno.
PASSIONFRUIT - not available. Non ho la più pallida idea di cosa significhi, ma è l'emblema del Saint. Rappresenta l'unsaid, tutte le frasi lasciate a metà, tutti i sassi lanciati e le mani nascoste. In dieci anni, non credo tu abbia mai iniziato e finito un discorso.
PASTELLO BIANCO - ti svelo un segreto: di tutte le volte che hai pensato fossi cretina, solo la metà erano vere. Agosto 2017: piombi a casa mia in piena notte e, tra una cosa e l'altra, mi dici più volte che devi mandare delle email ma non hai accesso ad internet fino al giorno seguente. Ora... Non sono proprio deficiente, ho ben capito l'antifona e so bene cosa sia un hotspot (non vivo nel Burundi), ma ti ho deliberatamente ignorato. Il fatto è che TU sei la password del mio cellulare e io non ho il coraggio di dirtelo. Ancora oggi sei la password di un sacco di cose, persino dell'homebanking, se è per questo. I tuoi segreti poi a chi li racconterai? Tu che rimani sempre la mia password del Wi-Fi E chi sa se lo sai ora lo sai.
Conoscendoti, non sono certa che tu abbia aperto questo link e ancora meno che, nel caso l'abbia fatto, tu sia arrivato a leggere fino a quaggiù. Ma ad ogni modo ho finito e ora me ne torno al mio presente, di cui tu non fai più parte. Nonostante tutto, a volte ti penso ancora e mi chiedo se sia capitato che ti ricordassi di me, anche solo per un momento. Mentirei se dicessi che non vorrei che fosse così.