lunedì 8 febbraio 2016

I VICINI DI CASA

domenica mattina, suona il campanello.
apro in pigiama.
è il tizio che sta nella casa accanto, di cui ignoro il nome e con il quale ho parlato sì e no 5 volte in tutta la mia vita.
in pratica stava per partire per la Germania, è uscito di casa dal garage e si è reso conto di aver lasciato le chiavi all'interno della porta; mi chiede, tra uno smadonno e l'altro, se ho un adattatore di corrente.
due minuti dopo lo sento iniziare a trapanare come un ossesso e per le due ore seguenti è un alternarsi di bzzzzzzzzzzzz e bestemmioni della vecchia scuola veneta.
ora.... io avrei semplicemente fatto un buco sul vetro per entrare con la mano a girare la chiave e aprire la porta...... ma io sono femmina, cosa vuoi che ne sappia?
pare fosse più intelligente e soprattutto più pratico trapanare tutto intorno ad una serratura chiusa a tre giri fino a sradicarla dall'infisso... del resto, sono cose da uomini no??

verso mezzogiorno risuona il campanello.
il tizio mi dà un sacchettino con dentro le chiavi e una busta contenente cento euro: "tieni, chiama quello che sistema le porte e digli che mi metta una bella serratura solida come quella che c'era prima. ah, dico all'architetto che mi sta facendo i lavori che venga qui a prendere le chiavi, io torno a fine marzo".
si gira e se ne va.

mi ci vedo proprio stasera, ad andare da quellochesistemaleporte a dirgli "buonasera, per caso può passare a casa del mio vicino che non so nemmeno come si chiama e mettergli una serratura nuova? lui è diossassolo dove da qualche parte in Germania, la sua porta ha un grosso buco".
ho come la vaga idea che non funzionerà troppo bene.

ma poi dico io...
perchè a me???
perchè??
ma ci sarà pure un motivo se non ho mai voluto sapere i nomi dei miei vicini, no??
mi sento una misantropa incompresa.

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