lunedì 13 aprile 2015

TU SEI TROPPO DELICATA

e già qui mi potrei fermare, perché tutte voi lettrici trentenni con l'anulare vergine mi avete già capita.
"tu sei troppo delicata" è la frase che la zitella moderna si sente ripetere in loop giorno dopo giorno, insieme a "cosa aspetti a fare un figlio???" e all'altro must "perchè tu non ti accontenti".

sabato mattina.
esco in giardino col mio tazzone di cortado caldo e gongolo.
è una giornata magnifica: i fiori (del vicino) sono sbocciati, l'aria è mite, gli uccellini cinguettano.
porgo il viso al sole (perchè si sa, il sole bacia i belli) e respiro a fondo...
tutto è perfetto.
almeno... tutto è perfetto finchè apro un occhio dopo la limonata solare ed entra nel mio campo visivo lei: la siepe che divide il mio giardino da quello dei #cciofani dell'appartamento accanto.
tento di ignorarla ancora una volta, cosa che sto facendo da un anno e mezzo (vi ricordo che io sono campionessa mondiale in questacosaqua), ma sì... insomma... ormai quella stupida siepe arriva al terrazzo della signora del piano di sopra... devo davvero darle una sistemata.
ora... potrei chiamare paparinocaro che in un quarto d'ora netto mi sfalcerebbe via tutto con il tagliasiepi elettrico, ma nella mia cara testolina non c'è differenza tra quell'aggeggio infernale e la motosega di Leatherface: se usi il tagliasiepi, muori.
decido quindi di arrangiarmi e di tagliarmela a mano con le cesoie.
cesoie che ovviamente non ho.
corro all'ipermercato, agguanto il primo paio di forbicioni che trovo e mi scaravento in cassa, prima che mi passi la vena giardiniera.
ed ecco, proprio qui vi volevo, perchè in cassa, logicamente, c'è la cassiera.
la cassiera ha la mia età, è sposata e ha due figlie.
"ciao, cosa fai con questo arnese??"
"devo tagliare la siepe."
"da sola????"
"da sola. non ho mica un marito che me la taglia, io."
"eh beh, finchè sei così delicata!"
occazzomaledettoporco, ancora questa storia.
la gente non la smetterà mai.
almeno inventassero qualche frase originale ogni tanto...
"ovvio, se non trovo quello che voglio non vedo perchè dovrei prendermene uno a caso. e poi... è solo una siepe!"
io sono calma e rilassata, io sono calma e rilassata, io sono calma e rilassata...
"no no, lo so io, è che tu lo vuoi bello, lo vuoi bravo, lo vuoi intelligente, lo vuoi così e cosà. tu non ti accontenti."
io sono calma e rilassata... io sono ca.... oooooooooooh minchia. mo' basta eh!
che cazzo vuol dire che non mi accontento???
ovvio che non mi accontento.
ma soprattutto, perchè mai dovrei accontentarmi??
porcocazzo, una può accontentarsi quando si parla di un paio di jeans, non certo della persona che dovrà sciropparsi "finchè morte non vi separi".
la fisso e con il sorriso meno affabile dell'universo le dico gentilmente:
"scusa, perchè dovrei accontentarmi di uno qualsiasi, brutto, stupido, noioso e ignorante solo per avere qualcuno che mi accorcia una siepe, quando posso benissimo tagliarmela da sola?????????"
la cassiera rimane senza parole.
in fila accanto a me c'è una coppia sulla settantina, la signora mi guarda e di punto in bianco, seria seria, dice:
"brava, hai ragione."
saluto, raccolgo le cesoie e me ne torno a casa.
a tagliarmi la siepe, che ormai non è più solo una pianta, ma l'emblema della mia libertà di restare zitella moderna a vita, se mi pare.

perchè io sono delicata e non mi accontento.
e ne vado molto fiera.



1 commento:

  1. La signora ha capito tutto e magari, mentre ti ascoltava, pensava al suo maritozzo lì accanto! ;)

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