martedì 31 marzo 2015

MISTRESSCHEF

martedì e alla tivvùdeipoveri fanno la replica di Masterchef USA.
quando non ero indigente (leggi quandopagavapapà) avevo anche una tivvùdeiricchi e i programmi me li sparavo bella beata in diretta su sky.
ora, invece, aspetto sei mesi e li guardo su cielo, il canale dei vorreilapaytvmanonposso.

sfruttando la mia eccezionale capacità di fare necessità virtù, riesco pure a trovare il lato positivo della cosa: quando mi rompo ad aspettare di vedere tutte le puntate, mi autospoilero su internet e così so dal principio chi sarà il vincitore del programma, senza stare tanto a smenarla.
credete sia folle? forse non avete capito che state parlando con una che ha letto almeno 15 volte "dieci piccoli indiani"... ovviamente so benissimo chi è l'assassino, ma cazzomene, io lo rileggo lo stesso e mi piace ogni volta.

lunedì 30 marzo 2015

Le Amichedemmerda

tutti dovrebbero avere la fortuna di avere delle amichedemmerda come le mie <3.



so che non ve lo dico mai, ma...

grazie.

sabato 28 marzo 2015

Desperate Housekeeping

Sabato.
Ti svegli beata gongolando sotto il piumone, con la bocca ancora impastata e il mascara del giorno prima che arriva sotto gli zigomi pandarulez e l'unica cosa che pensi è "oggi non faccio un cazzo".
Poi metti un piede fuori dal letto e realizzi che fai fatica a trovare il pavimento.
E non perché ti si sono accorciate le gambe, dato che sei già alta come uno gnomo; il pavimento non c'è perché è coperto da lui, #ilCasino.
dopo lo smadonno di rito per trovare le ciabatte, ti guardi intorno con aria desolata e lo sai, lo sai che se non vuoi che ti suonino il campanello quelli di real time per girare una puntata di "sepolti in casa", non hai altra scelta: devi bonificare l'appartamento.
improvvisamente quel microtugurietto di quattro stanze (che t'è costato vent'anni di debiti e ti ha condannato all'indigenza a vita) raggiunge la stessa metratura di Versailles.
ma come fa???

venerdì 27 marzo 2015

SNAPCHAT [ovvero NO MARY, I GO OUT]

che snapchat non mi sia mai piaciuto l'ho già detto.
quello che non ho ancora detto invece, è che
snapchat è un infame maledetto spione di merda.

su snapchat non puoi fare NIENTE senza che lui se ne vada a spiattellarlo a quello che sta dall'altra parte.
e con niente intendo proprio niente.

tu stai lì in paranoia dura perchè sai che non devi mandare un certo messaggio, ma non riesci a fare a meno di scriverlo.
quindi cosa fai? continui a digitare parole per poi cancellarle un milione di volte, ovvio.
solo che lui, snapchatinfido...
lui ti dà l'illusione che se non hai selezionato "invio" sei ancora al riparo dalla figura di merda, ma invece, quatto quatto, lo va ogni volta a spifferare al destinatario, facendogli pure illuminare il display per evitare in ogni modo che il tuo exploit patetico giornaliero possa passare inosservato.

ciccio scrive una cosa carina e tu vuoi salvarla con discrezione?
impossibile.
snapchat corre a dirglielo immediatamente.

lui ti manda una foto rrrrrrrrroarrrrrr e tu vuoi tenertela per guardarla in santa pace nei momenti di magra?

L'uomo dei pacchi

venerdì.
già di per sé suona una figata.

poi capitano addirittura quei venerdì in cui succedono cose come ricevere un messaggio in segreteria alle 8.23 della mattina.
"sono il corriere della SDA, per favore mi richiami".

ora... tra le frasi che possono rendere felice una donna, le tre sul podio sono sempre loro:
* ti trovo dimagrita
* amore sono passato da Tiffany
* il suo pacco è in consegna

avendo nel corso degli anni perso ogni speranza di sentir pronunciare le prime due, al suono della terza quasi mi commuovo.
richiamo Mr.SDA all'istante:
"buongiorno, ho trovato il suo messaggio in segreteria..."
"lei è lei?"
"certo, io sono io!" [e chi vuoi che sia??? me l'hai detto tu di richiamarti!]

giovedì 26 marzo 2015

Thursday Morning

lo so, lo so...
avevo detto che non ne avrei parlato più.
ma non è mica colpa mia se c'ho delle amichedemmmerda.
voglio dire... se vi svegliate una mattina e trovate un messaggio de #LaAngie che dice
"non aprire snapchat fino a domani sera!!! ti prego non farlo!
voi che fate????
eh... cazzo, dai!

mercoledì 25 marzo 2015

AMÉLIE

ci sono giorni in cui basta un po' di rossetto e d'improvviso ti senti Amélie Poulain.
datemi la crème brûlée e tenetevi il nano.
odio i nani.
li odio proprio.
lcrème brûlée invece va bene.
pure troppo!!


Si Amélie préfère vivre dans le rêve et rester une jeune fille introvertie, c’est son droit. 
Car rater sa vie est un droit inaliénable.

lunedì 23 marzo 2015

#NN aka #SUASANTITÀ [epilogo]

#NN mi ha dato tanto e non mi ha dato nulla.
e non c'è da stupirsi.
in fondo non poteva essere altrimenti, #NN è stato fin dall'inizio un insieme di contrapposizioni.

sabato 21 marzo 2015

#NN aka #SUASANTITÀ [capitolo 7: lithium]


[ATTENZIONE: post scritto ne #LaSettimanaDeiGattini...  io vi ho avvisato.]


col passare del tempo i discorsi di #NN sembrano iniziare ad aver bisogno di massicce dosi di litio.

venerdì 20 marzo 2015

E. A. Poe 2015

Se c'è una cosa che mi urta i nervi, è quando te ne vai tranquillamente a letto e, appena poggi la testa sul cuscino e chiudi gli occhi, cominci a sentire lui.

Tum... tum... tum... tum... tum...

Cioè.... ho capito che è meglio se non smette, ma io starei cercando di dormire, tipo.

#NN aka #SUASANTITÀ [capitolo 6: curiosity killed the cat]

io sono una buona osservatrice e presto molta attenzione ai dettagli.
lo ha detto anche #NN.

quello che lui non sa è quanto osservatrice e quanta molta attenzione.

sono curiosa, specie se qualche cosa non mi torna.
e lui, #NN, ha molte cose che non mi tornano.

internet è come una partita a jenga.
darmi quel link, quello dell'articolo di giornale, è stato come sfilare il mattoncino sbagliato dalla base e far precipitare un'intera torre di informazioni.

non è colpa mia.
giuro.
è colpa della Fletcher.
è stata lei a fare in modo che da grande diventassi colei che farebbe impallidire tutta la produzione di Catfish.
e poi... insomma...
io non faccio altro che guardare cose su google.
e se sei tra i risultati di google, a meno che tu non sia #PopeFrancis, è probabile che tu ci stia perchè ti ci sei messo da solo.
ora... capisco che magari tra #PopeFrancis e #SUASANTITÀ possa sembrare ci sia qualche relazione....
ma no, a parte il nome non hanno nulla in comune, il che rende #SUASANTITÀ perfettamente googlabile.

giovedì 19 marzo 2015

L'ADESSO E NYC [versione #NICO²]

andiamo a cena a casa dei #NICO².

siamo io, #LaCAMY, #IlTEO e #LaFRA.
#LaCAMY non si chiama affatto Camy, ma se la chiami Camy la fai contenta.
e chi siamo noi per negarle un po' di felicità?
#IlTEO invece si chiama proprio Il Teo.
tipo che non ha nome e cognome, è Il Teo e basta.
#LaFRA è la ex del mio ex ed è quella che ha fatto in modo che io diventassi ex del mio ex.
insomma... se non si fosse capito è quella che mi ha fregato il ragazzo.
non la vedo da boh, quanto? quindici anni??? da quella volta in cui ci siamo ritrovate insieme sullo stesso terrazzo e io ho sentito un chiaro impulso di spingerla di sotto.

mercoledì 18 marzo 2015

DICEVANO...

"prendi un gatto" dicevano...
"i gatti sono indipendenti" dicevano...
"al gatto non importa se sei a casa, basta che gli dai da mangiare ed è contento" dicevano...
"i gatti non ti stanno in mezzo ai piedi tutto il giorno come i cani" dicevano...
" tranquilla. prendilo, prendilo un gatto" dicevano...

sarà, ma io è quasi un anno che non riesco a fare pipì in santa pace.




lunedì 16 marzo 2015

#NN aka #SUASANTITÀ [capitolo 5: La Smilza]

#NN ha una coinquilina, #LaSmilza.
lo vengo a sapere per caso, quando mi manda la foto di tali "roommate and friend".
cerco per 5 minuti buoni di rileggere la sua frase in maniera che "roommate" diventi miracolosamente maschile e "friend" femminile.
anzi, cerco di fare ancora di più.
forse, se mi concentro abbastanza, posso fare in modo che "friend" si trasformi in femminile e riferito ad un "roommate" maschio.
insomma, LEI deve diventare amica di LUI che è il coinquilino UOMO di #NN, se proprio proprio non posso farla addirittura sparire dal creato.
ovviamente non ce n'è e nonostante tutti i miei sforzi la roommate rimane inesorabilmente e stronzissimamente lei.

#LaSmilza è alta un chilometro e pesa occhio e croce 34 chili vestita col cappotto, le scarpe e probabilmente anche la borsa.
fa la modella.

domenica 15 marzo 2015

WOMEN

essere donne è complicato.
tu hai la tua vita, il tuo mondo, la tua quotidianità...
poi una mattina che sembra come le altre ti svegli e ti pare di essere stata catapultata a Narnia.

Wikipedia definisce il fenomeno come una complessa sintomatologia che interessa vari apparati del corpo femminile nell'età fertile, in corrispondenza dei giorni immediatamente precedenti le mestruazioni.
per noi donne invece è semplicemente chaos.

nei giorni precedenti al midevonovenire, tu ti alzi, ti guardi allo specchio e improvvisamente quello che fino a ieri era un ottimistico "beh dai, non sono nemmeno così male, in fondo c'è di peggio" diventa inesorabilmente il ritratto di una delle Bestie di Satana.

venerdì 13 marzo 2015

#NN aka #SUASANTITÀ [capitolo 4: The other side of the coin]

#NN fu uno degli imbecilli shirtless newyorkesi di facefeed, non ce lo dimentichiamo.
le nostre conversazioni spesso e volentieri diventano molto esplicite e lui non è certo uno che le cose te le manda a dire...

adoro i suoi messaggi.
adoro le sue foto.
adoro le sue fantasie.

io lo desidero da morire.

è un desiderio viscerale, fisico.
#NN mi entra nella testa e io sento soltanto il bisogno di averlo.
il suo odore, il suo calore, il suo sapore...

la consapevolezza che sono tutte cose che non avrò mai si porta dietro una frustrazione senza pari.

una vocina da qualche parte mi ripete:
lasciastarelasciastarelasciastarelasciastarelasciastare...

#NN aka #SUASANTITÀ [capitolo 3: Parlami di te]

cominciamo a scriverci spesso, molto spesso.
ormai sta diventando parte delle mie giornate e, soprattutto, delle mie nottate.
già, perchè quelle sei ore di fuso orario non è che proprio proprio non si notino...
e c'è da dire che se il mio ciclo del sonno è sballato quanto me, il suo invece funziona benissimo e questo fa in modo che si finisca per scriverci finchè lui non se ne va beatamente a dormire alla stessa ora in cui io mi alzo dal letto per andare al lavoro.
eppure mi piace...
mi piace svegliarmi ogni quarto d'ora e trovare un suo messaggio, rispondergli, dormire altri dieci minuti, sentire il "beep" della notifica, leggere quello che mi ha scritto con un occhio aperto e uno chiuso, ricevere un buongiorno in cambio di un buonanotte.

ogni giorno imparo qualcosa di nuovo su di lui ed è dolce questo modo di scoprirlo piano piano, senza fretta e senza filtri.
è la cosa che mi piace di più...
viviamo da due parti opposte del mondo e non ci vedremo mai... non c'è bisogno di fingere di essere qualcuno di diverso, di cercare di impressionare l'altro, di dover per forza dimostrare qualcosa.
con lui mi sento libera, non ha motivo di farmi del male e io non ho ragione di dovermi difendere nascondendomi dietro alla tastiera del telefono.

giovedì 12 marzo 2015

#NN aka #SUASANTITÀ [capitolo 2: ancora tu?]

passano i mesi.
mesi orrendi di un 2014 da dimenticare.
facefeed è stato relegato nel reparto delle inutilities.
il newyorkese sui tetti è ormai un lontano ricordo fino a quando, come un fulmine a ciel sereno arriva lei: LA notifica.
apro il messaggio e compare #NN, splendido splendente.
è in metropolitana, credo.
ha un maglione o un giubbotto a collo alto scuro, occhiali da sole e quei capelli lì, che diossolossà cosa li tiene in piedi.

sweetie, nudo sei un bel vedere, ma credimi, è da vestito che dai il meglio di te.

riprendiamo a scriverci e il mio pensiero è "cocco, col cazzo che ti riperdo di nuovo".
gli chiedo di darmi un contatto alternativo... facebook, instagram, twitter, quelcheè, fa lo stesso.
lui risponde che i suoi account su twitter e instagram sono aziendali, sorvola su facebook, ma mi sgancia il suo snapchat.

con la sua somma saggezza #ILCHICCO mi ha sempre detto che snapchat è l'app di quelli che si fanno le pippe via smartphone.
ma questo succede qui, nel piccolo e annoiato nordest... lì è diverso perchè loro sono americani e gli americani usano snapchat perchè fa fico.
anche Jared Leto usa snapchat.
e lui mica ci si fa le pippe.
almeno non dove vedono tutti...

LA LEGGENDA DEL BARBONE ROMANO

giugno 2014.
Roma.
Via del Babuino angolo Piazza del Popolo.
notte fonda.
da una stradina laterale sbuca un ragazzo.
è magro magro, indossa un paio di pantaloni stretti, una felpa col cappuccio alzato, un paio di sneakers.
cammina in maniera un po' strana.
si ferma un attimo a chiedere qualcosa ad un uomo, forse una sigaretta, e poi prosegue verso la piazza.
dev'essere un barbone... 
che peccato... così giovane in mezzo a una strada...

giugno 2014.
Roma.
Via del Babuino angolo Piazza del Popolo.
notte fonda.
da via del Borghetto, su cui si affaccia l'uscita secondaria dello Stravinskij Bar, sbuca un ragazzo.

mercoledì 11 marzo 2015

#NN aka #SUASANTITÀ [capitolo 1: addio Mr. Manhattan]

#NN, come tutti i newyorkesi, fa cose.
mi racconta che ha lavorato in finanza, ha viaggiato tanto ed è stato due anni a Londra prima di mollare tutto e tornare a New York.
ora se ne sta lì pacifico e beato a cincischiare coi suoi amici.

esticazzi.

ma del resto, come abbiamo appurato, i newyorkesi questo fanno, no?
fanno cose.

il tono dei suoi messaggi è sempre very polite.
voglio dire... non ha l'aria di dire cose tanto per cercare di impressionarmi, o almeno questa è la mia idea, dato che do per scontato che nascere in una delle metropoli più grandi e famose del mondo non sia proprio come abitare a Poggiodomo.
mi pare normale che faccia cose, è newyorkese!

PASSAPORTO

una passa una vita a farsi una reputazione da selfie queen.

perché il selfie, per quanto disprezzato dalla società comune, è un'arte.
prima o poi vedrete che alla Saatchi Gallery apriranno una sala solo per i selfies, ne sono certa.
il selfie, quello PRO, è una combinazione di fattori attentamente studiati.
luce, angolazione, espressione.
nulla è a caso in un buon selfie.
e sono fermamente convinta che chi li odia e li critica tanto, dicendo "vabbe', che li fai a fare che poi non sembri nemmeno tu??" lo fa solo per per l'invidia di vedere che tu, almeno in foto, riesci (miracolosamente) a sembrare persino gnocca, mentre loro (che il  selfie non lo fanno "perchè è da stupidi") guarda caso risultano cessi anche applicando tutti i filtri di instagram.

e voglio dire....
instagram.

martedì 10 marzo 2015

#NN, aka #SUASANTITÀ [prologo 2]

il mio tran-tran facefeediano newyorkese ormai è consolidato, una specie di routine.
loro stanno lì e comunicano col mondo a suon di autoscatti.
mi sorge il dubbio che qualche legge americana antiterrorismo abbia decretato che non possano uscire di casa mai e che le magliette siano bandite dal territorio come i liquidi nel bagaglio a mano in aeroporto.

finché un giorno....
accade l'IMPENSABILE.

uno dei tre mi manda una foto.
esterno giorno. aria aperta. luce del sole.
lui è vestito.

#NN, aka #SUASANTITÀ [prologo 1]

facefeed è un coso dove posti selfies e gente ti contatta in privato scrivendoti messaggi corredati ogni volta da una foto, per farla breve breve.
l'idea di fondo non era male, se non fosse che, ovviamente, nel giro di un nano secondo è diventato un troiaio.
su facefeed ti contatta la qualunque, da quelli che (testuale) "I caught myself getting lost in my thoughts again, but then I realised I was just thinking about you" a quelli (sempre testuale) "I'd like to cum on your glasses".
nel mezzo, una rarissima percentuale di sani di mente con cui puoi scambiare qualche messaggio di senso compiuto.

cagacazzi patentata di natura, molto molto raramente mi ritrovo a rispondere ai messaggi che mi scrivono online, limitandomi quasi esclusivamente a leggerli e sbaccanarmi sui più improbabili per poi cancellarli.
su centinaia di contatti ricevuti, pochi hanno avuto un mio riscontro, pochissimi si sono trasformati in una quasi conversazione, solo uno ha incasinato il mio (già precario) equilibrio mentale.

togliendo la ricca serie di foto penose (leggi fotodipenichefannopena), rigorosamente catalogate con screenshot e ampiamente commentate con #ILCHICCO e alcune amiche, i miei scambi facefeediani si sono limitati a:
* #ILCHICCO, ovviamente.
* un paio di ragazzi italiani che vengono fatti fuori quasi subito
* un australiano supertatuato
* un ragazzo italiano bruttino, ma dolcissimo e con un sorriso strepitoso 
* un ragazzo americano che ha tipo 15 anni meno di me, lavora ad amazon e mi canta gli oasis via selfie
* un londinese noioso fino alla morte
* tre ragazzi di New York

ora... facefeed mi ha insegnato alcune cose molto curiose sui newyorkesi...

lunedì 9 marzo 2015

#ILCHICCO, PUSHER INCONSAPEVOLE DI PARANOIE

dunque, c'è questo mio amico, #ILCHICCO.
#ILCHICCO l'ho conosciuto su netlog, vecchio social su cui ho bazzicato un bel po', prima dell'inevitabile passaggio a facebook.
per inciso, netlog era un postaccio e nel corso degli anni si è trasformato sempre più nel regno del mortodifiga
senza contare che si era iscritto anche #ILMALEFICOEXCHEHASPOSATOUNALTRAEDATOILMIONOMEADUNACAGNA (vedrò di trovargli un nome più corto....) che con una faccia tosta disarmante si faceva abbondantemente i fatti miei.

ad ogni modo, dicevamo de #ILCHICCO.
io e #ILCHICCO siamo amici da parecchio tempo.
amici strani, lo ammetto, anche perchè passiamo metà del tempo a litigare.
l'altra metà del tempo, invece, la passiamo a fare cazzate.

COSE DEL SABATO SERA

cena della classe: uno di quegli eventi dove incontri gente che non vedi da almeno 20 anni.

cena della classe: uno di quegli eventi dove l'aperitivo è dedicato solo ed esclusivamente allo stesso dialogo, ripetuto in loop finchè non si decide di andare a mangiare (e tenendo conto che sono trevigiana.... diciamo che l'aperitivo è.... come dire.... impegnativo):
tizio/a "ma ciaaaaaaaaao, quanto tempo! Hai figli????"
io "no."
tizio/a "sposata?????"
io "no."
tizio/a "convivi...." (a questo punto non è nemmeno più una domanda, ma un'ovvia affermazione)
io "no."
tizio/a "ah..." 
silenzio.

"ah"????
cazzo vuol dire "ah"?????

venerdì 6 marzo 2015

L'ADESSO E NYC

l'adesso spiccio spiccio vede in primo piano le conseguenze di un momento di follia acuta in cui, nel bel mezzo di una crisi isterica all'insegna de "la mia vita fa schifo", ho prenotato un viaggio di una settimana a New York.
tipo io da sola.
a New York.
cazzofaccioiodasolaunasettimanaanewyork?
la verità è che avevo bisogno di andare lontano, realmente bisogno e realmente lontano.
perchè io sono così, e ogni decina d'anni ho bisogno di prendere, scappare da qualche parte, rivoltare la mia vita da cima a fondo e (forse) tornare.
ad ogni modo la frittata è fatta.
nel giro di due giorni ho chiesto le ferie (prima volta in tutta la mia vita) e ho prenotato.
tipo che non credo nemmeno di essermene resa conto, ma tant'è.
ora non mi resta da fare che prepararmi alla mia "settimanaperme".

QUITTING SMOKING

Ho smesso di fumare da due anni e sei mesi.

ecco... forse sarebbe più corretto dire che ho smesso di fumare per due anni e sei mesi un mese fa, quando ho miserevolmente ricominciato in un momento di disperazione cosmica.

tra l'altro mi ritrovo a fumare come gli adolescenti ribbbelli (più che altro gli adolescenti ribbbelli dei miei tempi, dato che quelli di oggi sono tutti facciocazzovoglio) e cioè infrattata di nascosto da qualche parte come una ladra oppure in compagnia di pochi fidatissimi amici, onde evitare di essere esposta alla pubblica gogna e al corollario dei vari "tanto sapevo che avresti ricominciato", "ma no dai, che peccato" e "blablabla".

quindi ora mi tocca ri-smettere.
in fondo che ci vuole, ho smesso una volta, posso smettere due, no?
e infatti, ovviamente, continuo a fumare.
ad ogni modo il senso di colpa mi ha portato ad escogitare un ingegnoso piano antifumo: ogni volta che compro un pacchetto, metto in un barattolo l'equivalente di quello che ho speso.
l'idea sarebbe che pagare 10.40 euro (non cederò mai alle sigarette da poveri, mai) per una scatolina di tabacco con stampate sopra minacce di morte che nemmeno in "non ci resta che piangere" dovrebbe funzionare come deterrente.
funziona???

giovedì 5 marzo 2015

INIZIANDO DAL MEZZO

cioè... voglio dire...
di solito si comincia dal principio, ovviamente.
ma, altrettanto ovviamente, c'è un adesso e c'è un prima.
c'è anche un poi, ma quello è normale che venga dopo.
quindi iniziamo da adesso e il prima lo racconteremo boh, on the road.